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La natura mette alla prova la nostra arroganza.

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Mi chiamo Debora, per gli amici Debby. Ho 49 anni, un lavoro part time, un figlio.

Faccio le stesse cose che fai anche tu: sono sempre immersa nel tram tram quotidiano, ma cerco sempre di dedicare del tempo a me stessa. Per rilassarmi, io faccio sport immersa nella natura: so che l’attività fisica è considerata spesso faticosa e stressante. Io al contrario, quando mi muovo, mi sento libera. L’adrenalina entra in circolo quando indosso le mie scarpe da ginnastica. Ho fatto corsa per 10 anni in modo amatoriale: macinavo chilometri tra pianure e salite, sole, pioggia e neve non mi hanno mai fatto paura. 

Oltre ad andare in bicicletta, mi piaceva anche correre: con la corsa mi sono resa conto di avere più tempo per guardarmi intorno. Non c’era più solo il mio corpo in movimento come sulla bicicletta. Intorno a me c’erano campi, alberi, fiumi in piena. Ho cominciato a correre maratone e ultra maratone ottenendo dei buoni risultati, lo facevo con piacere ma preferivo sempre ammirare la natura intorno a me. Non ricordo chi mi convinse a provare a correre in montagna, è stata la svolta. 

Paolo Cognetti, nel libro “Le otto montagne”, spiega la concezione del mondo nepalese: al centro del mondo c’è un monte altissimo, il Sumeru. Intorno ci sono otto montagne e otto mari. 

Avrà imparato di più chi ha fatto il giro delle otto montagne o chi è arrivato in cima al monte Sumeru? – dice Cognetti.

Secondo Cognetti, il Sumeru è la prima montagna che ci folgora: noi possiamo esplorarle tutte e imparare tanto del mondo, ma torneremo sempre a ciò che ci ha folgorato.

Con me è successa la stessa cosa: il mio Sumeru sono gli sport di montagna!

I panorami che ho visto in cima ad ogni vetta non riesco a spiegarveli a parole. Il mio amore mi porta a fare escursioni, sentieri, ferrate, arrampicate…Ho guadato canali e sfiorato i 4000 metri di altezza in estate e inverno, munita solo di ramponi ai piedi e picozze alle mani. 

C’eravamo solo io e la natura: grande, inconoscibile. Eppure mi sentivo parte di quelle rocce ruvide, della neve fresca, dei fiori che crescono nei posti più impervi. 

Quando raggiungo la vetta non mi sento di aver conquistato qualcosa: sono in cima al mondo eppure l’unica parola che mi sale alla bocca è un “Grazie” alla natura, al Pianeta. Lo ringrazio per l’aria pulita che solo così in alto si può respirare, per la bellezza che vedo con i miei occhi rivolti a valle. Guardando il mondo riscopro me stessa: ritrovo le mie origini, le mie priorità, le cose importanti per me. 

Quando sei sola in cima al mondo senza nessun altro capisci quanto sia importante salvare tutto ciò che sta sotto.

Quando sono in montagna penso ai blocchi stradali delle città per l’aria irrespirabile, ai rifiuti mal differenziati, alle quantità di sostanze inquinanti che rilasciamo nell’aria. Spesso ci perdiamo nelle attività quotidiane e fare la raccolta differenziata o non comprare involucri di plastica ci risulta complicato. 

Quanto è comoda l’insalata già tagliata, lavata e insacchettata rispetto a quella sfusa?

Eppure per venderla nel sacchetto sono state messe in funzione delle macchine, attaccate alla corrente, che hanno prodotto scarti da buttare. L’insalata è già un piccolo regalo della natura, perché non possiamo fare un piccolo sforzo e sprecare di meno, inquinare di meno?

Scalare una montagna significa valutare bene rischi e conseguenze di ogni piccola azione, un passo falso può significare perdere la vita. Ho imparato a mettermi sempre un passo indietro, ad ascoltare il mio corpo e il mondo intorno. Sto imparando a farlo anche nel resto della vita, perché non so per quanto l’aria a 4000 metri sarà ancora pura, ho paura che presto anche lassù arrivi l’inquinamento dell’uomo. In realtà c’è già ma ancora non si sente, ancora voglio avere l’illusione di respirare solo ossigeno. 

Sono diventata Ikers ambassdor perchè ritengo la questione dell’ambiente importante e vorrei che lo considerassi seriamente anche tu.
Se non vuoi farlo per la montagna, trova la tua montagna, come dice Cognetti, la tua forza motivante. Una volta che l’hai trovata, sarai disposto a difenderla. E per difendere quella cosa devi preservare il mondo nella quale quella cosa vive.

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